Ci sono volte in cui ti amo più della mia vita e volte in cui ti odio da morire. La cosa importante è non prendere decisioni in uno di quei momenti.
Tu perché…
– Tu perché ti sei sposato? – Mi sono sposato perché non volevo la possibilità di avere ogni giorno una scusa per poter andare via. Tutti i pretesti che si possono creare, te li chiudi in fondo allo stomaco, lontano dal cuore.
Dopo le undici – di Costantino Delfo
Era chiuso. Solo un foglietto, con su scritto ‘Dopo le 11’, animava il vetro della porta. Era scritto con un pennarello blu e una calligrafia incerta e tremolante. Le lettere e il numero stavano un poco inclinate, in un corsivo antico, come scrivono le persone anziane. Scocciata, mi avviai zoppicando per la via ma già,…
Era il tredici giugno 1998…
…Era il tredici giugno 1998, avevo il terrore di salire su un palco, cosa che non è mai sparita del tutto, neanche dopo decine di concerti. Bastarono tre minuti e mezzo di canzone per scatenare l’inferno nel pubblico. Il cuore non rallentava, neanche dopo l’ultimo accordo, quando si sollevò un boato. Quell’estate in cui io,…
Alle volte fallisco
Alle volte fallisco con le parole, alcune sono troppo delicate, altre eccessivamente aggressive. Arrossisco nei momenti di difficoltà, può essere che io stia trattenendo parole drastiche, oppure che stia pensando a parole esageratamente melodiose. Le parole sono il mio dramma, la mia vita e la mia rovina.
Le mie mani pensano
Le mie mani pensano. Quanto è faticoso gestirle! Sarebbe meglio lasciarle sole, eppure intrepide e sfacciate, sono sempre alla ricerca di qualcuno, come se sapessero, che l’amore non può essere vissuto a sangue freddo.
Alcune canzoni mi fanno vivere dei flashback, osservo da spettatore ciò che ero. Mi vedo scrivere il testo di questa canzone durante l’ora di diritto rigorosamente con una biro colorata nella mia Smemoranda e a oggi la recito ancora a memoria. L’insicurezza ha caratterizzato quegli anni, forse l’insicurezza normale che tutti hanno a quell’età. Vedo lacrime per amori che vivevano nella mia testa, belli, passionali, densi di tutto ciò che ancora non sapevo e veramente con quelli non ho ancora smesso, è per colpa loro che mi ritrovo a scrivere.
L’ultima volta – di Elena Ramella
Quella volta non sapevamo che sarebbe stata l’ultima. Ogni volta avrebbe potuto essere l’ultima. Ogni volta avrei voluto vederti ancora una volta prima di non vederti mai più. Se avessi saputo. Se avessimo saputo. La fine è arrivata prima che ce ne rendessimo conto.
Sono sicura
Sono sicura che arriverò ad avere tutto ciò che avete voi, con più fatica, con più tenacia, con più sollievo alla fine, avrò tutto tra le mani e sarà merito mio.
Crescerò nella stanchezza
Crescerò nella stanchezza di un corpo andato in rovina, di un pensiero manipolato. Partorirò scuse per restare, per indebolire la mia paura, vomiterò illusioni per rinsaldare il mio sentimento. Eppure non mi rimarrà nulla, solo il tuo amore tossico, la tua nitida pazzia, la tua stretta feroce, il tuo sguardo disumano. Nel cuore del diavolo…