Pensavo di mettermi in pausa, a ieri, al caffè, al sole, al vestito lungo, ai piedi scalzi. Pausa in quel nitido momento quando ancora non avevo perso l’equilibrio.
tra chiavi e serrature |
Incarno gli attimi
Incarno gli attimi sbagliati. Sono fatta di istanti mancati, di circostanze malfatte. L’imperfezione è uno stile cucito a mani nude centimetro dopo centimetro. Sono così, un cumulo realizzato male.
Voglio raccontavi una storia, una vera. Eravamo più o meno in 28000, due anni, quindici giorni e una decina di ore fa. Avevo scritto di lui nel mio primo romanzo e dovevo dirglielo. Avevo bevuto abbastanza da avere un inglese sciolto. Così a un metro da lui gli dico che l’ho citato nel mio romanzo, lui mi guarda stranito e mi dice “Thanks”. Tutto qui, niente di che, lui no, ma io di sicuro ricorderò per sempre quel 16 luglio 2016.
Ti bacio
Ti bacio in faccia ed è come se ti schiaffeggiassi. Lo senti il male che fa?
Ci sono volte in cui
Ci sono volte in cui ti amo più della mia vita e volte in cui ti odio da morire. La cosa importante è non prendere decisioni in uno di quei momenti.
Tu perché…
– Tu perché ti sei sposato? – Mi sono sposato perché non volevo la possibilità di avere ogni giorno una scusa per poter andare via. Tutti i pretesti che si possono creare, te li chiudi in…
Dopo le undici – di Costantino Delfo
Era chiuso. Solo un foglietto, con su scritto ‘Dopo le 11’, animava il vetro della porta. Era scritto con un pennarello blu e una calligrafia incerta e tremolante. Le lettere e il numero stavano un poco…
Era il tredici giugno 1998…
…Era il tredici giugno 1998, avevo il terrore di salire su un palco, cosa che non è mai sparita del tutto, neanche dopo decine di concerti. Bastarono tre minuti e mezzo di canzone per scatenare l’inferno…
Alle volte fallisco
Alle volte fallisco con le parole, alcune sono troppo delicate, altre eccessivamente aggressive. Arrossisco nei momenti di difficoltà, può essere che io stia trattenendo parole drastiche, oppure che stia pensando a parole esageratamente melodiose. Le parole…
Le mie mani pensano
Le mie mani pensano. Quanto è faticoso gestirle! Sarebbe meglio lasciarle sole, eppure intrepide e sfacciate, sono sempre alla ricerca di qualcuno, come se sapessero, che l’amore non può essere vissuto a sangue freddo.