tra chiavi e serrature |
Ti osservo
Ti osservo come da sopra un comò, coperta di polvere e di attenzioni passate, tra pizzi rosati e cangianti vestiti. I capelli composti sopra a pelli irreali, occhi neri a palla, come una bambola di plastica.
Lasciatemi
Lasciatemi almeno una trottola che ruotando su se stessa mi faccia credere che qualcosa giri.
Oggi, l’altra me, mi ha ricordato dell’esistenza di questo spaccato di adolescenza. Chilometri in bici, irresponsabilmente senza fanale, andando a lezione di pianoforte, nel buio di strade senza lampioni, sulle mani guanti con le dita tagliate e la cassettina dei Verdena girava nel walkman. Il fiato corposo, la bocca aperta a cantare “sto bene se non torni mai”.
…comincia
…comincia un nuovo giorno in questo posto dimenticato da Dio, dove ci sono vite ordinarie e vite scoordinate, dove cominci a conoscerti, dove non ti dai pace perché sarebbe subito noia, dove puoi dire di far…
…dovrebbe ridere, ballare, cantare…
…dovrebbe ridere, ballare, cantare, dovrebbe morire sulle note delle canzoni, dovrebbe sollevare la polvere dai suoi occhi, non farla girare su sé stessa per poi lasciare che si incastri di nuovo. Non dovrebbe arrendersi perché nella…
Sei un safari
Sei un safari di delusioni, puzzi di amore stantio, insisti nel tuo teatro dell’assurdo. Il tuo vestito nero non salva l’assenza che si è creata. Seduti su un sofà sbiadito dal tempo, siamo ombre legate in…
Applaudono
Applaudono la nostra sofferenza. La mia vita torna a essere l’apologia bulimica del dolore. #sottodime #leggiunlibro
Dimmi qualcosa
Dimmi qualcosa di primaverile che qui ancora nevica.